Solstizio di estate a San Miniato: 2014

Sul pavimento marmoreo della basilica, abbiamo osservato il raggio del solstizio illuminare il segno del cancro nello zodiaco. Ma l’evento quest’anno mi ha disturbato. Lo dico senza peli sulla lingua, come è mio solito. Un accalcarsi di persone che, mentre i monaci cantavano l’ora sesta, continuavano a parlare e rumoreggiare sovrastando la melodia del gregoriano. Un energumeno che, preparando un matrimonio pomeridiano, andava su e giù davanti a tutti sul pavimento marmoreo, calpestandolo senza ritegno né rispetto. L’amico Simone, in genere così attento e sensibile, che quest’anno ha pensato di illustrare il suo intervento incollando col nastro adesivo i disegni sul pavimento di marmo, coprendone gli intarsi e la lingua sacra dei simboli. Comprendo la sua esigenza di spiegare, ma non condivido il modo. E quando i raggi sono comparsi, ecco la folla esplodere in rumorosi commenti ed in un continuo lampeggiare di flash che coprivano il raggio solare con colori dal rosso al giallo. Dulcis in fundo il microfono non funzionava e la voce di Simone si perdeva rendendo le parole indistinguibili.

No, la sacralità di un evento metafisico si è persa in una maleducata mondanità.

No, avevano ragione gli antichi: i misteri ed i segreti dell’anima e dell’invisibile non possono essere rivelati a tutti, perché i più ne fanno scempio.
Oggi abbiamo avvilito un luogo sacro in uno dei momenti più misteriosi e arcani dell’anno. Non è così che si deve fare.
Ho fatto delle foto, ma ovviamente anche queste sono venute male, come se i custodi angelici del tempio fossero irritati con noi.
Sono contento di una sola cosa, che i monaci fossero assenti e non abbiano assistito a tutto questo.

 

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