Maschio e femmina li creò (1)

“Così Iddio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò” (Gn.1,27)
“E il Signore Dio dalla costola tolta ad Adamo formò una donna e la condusse da Adamo…Sarà chiamata Isah, perché da Is è stata tolta” (Gn.2,22 e 25).

Sembra che il testo della Genesi si contraddica in modo clamoroso: se Dio ha già creato l’uomo e la donna, come può poco dopo forgiare la donna dalla costola di Adamo? E come è possibile che Esdra, o comunque il redattore che dopo l’esilio babilonese mise in scrittura la tradizione orale ebraica, rileggendo il suo lavoro non si accorgesse di un errore così evidente?
Forse non si tratta di un errore, ma di uno dei paradossi di cui la Bibbia abbonda, segnali di un significato esoterico nascosto sotto il senso letterale. Il lettore superficiale nemmeno se ne accorge e tira dritto, pago del fluire della narrazione. Il mistico, come il cabalista, è invece attento al senso e alla posizione di ogni parola e dalle apparenti incongruenze riesce a risalire a ciò che lo scriba riteneva riservato a pochi.

Vedremo fra qualche giorno qual è il senso nascosto dietro l’apparente paradosso delle due creazioni della donna.

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