Papa Francesco nel condannare le stragi di Parigi le ha definite azioni non umane, follia terroristica. Perchè non ha il coraggio di definirle sataniche? L’Isis invoca il nome di Dio, ma il suo dio è Satana. Satana esiste e, come più volte è stato annunciato nelle apparizioni mariane, gli è stata data libertà di agire in questi anni, prima dell’avvento del Regno. Abbia la Chiesa il coraggio di dire che Satana c’è ed è stato liberato, che questa crisi, questo inverno della Ragione che avanza, è sua opera, la sua sfida a Cristo.
Il complesso metal che si esibiva al Bataclan aveva appena cominciato un brano dal titolo “Il bacio del diavolo”, quando gli uomini dell’Isis hanno cominciato ad ammazzare i ragazzi. Una coincidenza?
Nel continuum spirituale che ci avvolge non esistono le coincidenze, né la casualità, solo segni che permettono intuizioni di quella trama segreta dalla quale emerge la storia.
L’Isis è la mano di Satana.
Contro di loro imbracciamo il vessillo con la croce.
I servi inconsapevoli o consapevoli del male ignorano tuttavia che al loro trapasso non troveranno 72 vergini ad aspettarli, ma la tenebra agghiacciante ed il silenzio ossessionante di un’anima imprigionata per sempre in un corpo in disfacimento, privo di occhi, orecchi, olfatto e tatto. Avranno precluso l’ingresso nella dimensione spirituale, nei nuovi sensi angelici, dai quali il male si è autoescluso.
Che l’isis sia guidato dal maligno non ci sono dubbi. I dubbi mi sorgono invece sul pontefice. Infatti, più leggo e ascolto ciò che dice e più mi trovo incerto: è anche lui guidato da satana o è soltanto ignorante?
Mi riferisco a quando per esempio ha messo in bocca a Gesù delle presunte maledizioni:
“..C’è una parola brutta del Signore: ‘Maledetti!’. Perché Lui ha detto: ‘Benedetti gli operatori di pace!’. Questi che operano la guerra, che fanno le guerre, sono maledetti, sono delinquenti..”.
Il Signore non maledice. Lui ha detto: ‘Benedetti gli operatori di pace!’. Ciò non significa assolutamente che maledica chi la pace non la porta, anzi. Vorrei ricordare invece che Gesù si è espresso verso questi ignobili con altri mezzi: “Sapete che nella Bibbia è stato detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l’altra. Se uno vuol farti un processo per prenderti la camicia, tu lasciagli anche il mantello. Sapete che è stato detto: Ama i tuoi amici e odia i tuoi nemici. Ma io vi dico: Amate anche i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. Facendo così diventerete veri figli di Dio, vostro Padre, che è in cielo (Matteo 5, 38- 40. 43-45)”
Pare quindi che questo papa, a differenza di Benedetto, sia tutt’altro che un teologo. Sembra quasi che ignori i vangeli.
Per quanto alla ragione e alla logica possa sembrare sacrosanto e necessario rispondere ad un delitto, ad un attentato, ad un qualsiasi attacco come quello di Parigi con delle armi e con la violenza, la Chiesa deve sempre e necessariamente invitare alla pace, senza se e senza ma. Deve sempre e necessariamente diffondere il Verbo.
Non c’è quindi da stupirsi se il papa, che avrebbe dovuto riavvicinare i fedeli alla Chiesa, stia invece ottenendo l’effetto opposto, non c’è da stupirsi se sempre più credenti scelgono di seguire altre strade più pacifiste, come quella dell’induismo di Gandhi o del buddismo del Dalai Lama.
“..quindi, quando la nostra violenza è risolutiva di una situazione cancrenosa, è moralissima, sacrosanta e necessaria.”
Benito Mussolini