L’Icona

 

“Ecco osservo l’icona e dico dentro di me: – E’ lei stessa – non la sua raffigurazione, ma Lei stessa, contemplata attraverso la mediazione, con l’aiuto dell’arte dell’icona. Come attraverso una finestra vedo la Madre di Dio, la Madre in persona, e Lei prego, faccia a faccia, non la sua raffigurazione. Si, è nella mia coscienza e non è una raffigurazione; è una tavola con dei colori ed è la stessa Madre del Signore. La finestra è una finestra e la tavola dell’icona – una tavola con dei colori, della vernice. Ma alla finestra si contempla la stessa Madre di Dio; alla finestra appare la visione della Purissima. Il pittore d’icone me l’ha indicata, sì, però non l’ha creata; egli ha tirato la cortina, ma Colei che sta dietro la Cortina è una realtà oggettiva…Ogni rappresentazione, secondo la sua necessaria simbolicità, diventa un’onda propagatrice o una delle onde propagatrici della realtà stessa che l’ha suscitata” (Pavel Florenskij).

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