La basilica di San Miniato presso Firenze

Alcune considerazioni sul mistero di San Miniato.

La prima domanda che dobbiamo porci è perché nel XII secolo un vescovo abbia sentito il bisogno di costruire una basilica, grande come la cattedrale di allora, su un colle distante dalla città.

Penso che quel colle sia davvero speciale, sia cioè uno di quei luoghi sensibili dove le energie telluriche emergono con più intensità e si incontrano con quelle cosmiche, influendo sullo spirito dell’uomo.

In questi luoghi fin dall’antichità si sono costruiti megaliti, templi e chiese, con un’architettura fatta per esaltare le vibrazioni profonde, veri e propri vasi alchemici nei quali la materia si spiritualizza e lo spirito si materializza.

Un edificio costruito in questi luoghi generalmente rispondeva a due regole:
–    era incardinato sul cielo e sui movimenti del sole e delle stagioni
–    era costruito secondo rapporti proporzionali, i cui numeri armonici ripropongano le frequenze dell’energia cosmica. E’ questo il senso della celebre frase del libro della Sapienza: “Tutto hai disposto secondo numero misura e peso”.

La basilica di San Miniato è costruita secondo queste regole, con un’accuratezza e un’intersecarsi di figure geometriche che costituiscono una vera e propria sinfonia di pietra e di marmo.
Del resto è proprio questa l’impressione che si riceve contemplandone la facciata, di trovarsi cioè di fronte ad una espressione di assoluta armonia.

La chiesa è rivolta con l’abside a sud est, verso il sorgere del sole al solstizio di inverno e nelle sue decorazioni marmoree si rincorrono rapporti geometrici trascendenti, come il rettangolo aureo, già usato nel Partenone, come il rettangolo pitagorico con i lati determinati dai numeri 3, 4 e 5, che Plutarco definì sacro alla trinità egizia.

La basilica è anche un libro scritto nella “La Lingua degli Angeli”, cioè attraverso simboli.

Tutti i simboli della basilica contengono lo stesso significato: la congiunzione fra cielo e terra: così il grifone, così la figura umana dalla coda di drago, così la stella a otto punte, così lo zodiaco pavimentale (il più grande d’Europa) simbolo dell’armonia cosmica che si riverbera sulla terra.
Così la misteriosa iscrizione pavimentale, che avverte: “in questo luogo la morte ed il tempo perdono il loro potere”.

Tutti i simboli denotano dunque questo luogo e questo edificio come una vera porta del cielo, il cui passaggio è destinato a coloro che saranno capaci di liberare il proprio spirito dal peso della materia e porlo in sintonia con le vibrazioni armoniche della terra e del cielo.

Ho espresso questi concetti nel romanzo storico “Il segreto di San Miniato”, che con il breve saggio, “La Lingua degli Angeli”, costituisce un’unica opera: il saggio spiega i simboli, ma il romanzo offre la chiave per aprirli.

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1 commento su “La basilica di San Miniato presso Firenze

  • Il romanzo è uno dei libri più ispirati che abbia mai letto. Ancora non son riuscito ad avere una copia del saggio, però. Spero di rimediare presto, considerato che su questi temi ci sarebbe tanto da discutere!

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