RenzoManetti

Pater Noster

Pulpito-di-Gropina

Avete mai fatto caso a quante volte certi aggettivi ricorrono nel Pater Noster? Mi riferisco a “noster” e “tuus“, “nostro” e “tuo“.

Padre nostro…per quattro volte ricorre l’aggettivo “nostro“.

Sia santificato il Tuo nome: per tre volte ricorre il “Tuo“.

In tutto sette, come la scala planetaria di un mitreo antico, che dalla terra ascende al cielo.

Tre è il numero di Dio. In molte religioni antiche la divinità si manifesta infatti come una triade. Alla quale corrisponde la tripartizione della persona in corpo, spirito ed anima della quale parla anche San Paolo.

Quattro è il numero del mondo materiale, fatto di spazio e di tempo. Quattro sono i cicli lunari, quattro le stagioni, che determinano il tempo. Quattro sono i punti cardinali, quattro gli elementi (terra, aria, acqua e fuoco), che determinano lo spazio.

E’ così che il “Tuo“, che si riferisce a Dio, non poteva che apparire tre volte.

E’ così che il “nostro“, che si riferisce alla nostra dimensione, non poteva che apparire quattro volte.

Nel linguaggio dei numeri sacri il tre si associa al quattro, il cielo alla terra, l’eternità allo spazio-tempo.

Nel mistero dei numeri il Pater Noster si disvela una potente comunicazione fra le dimensioni dello Spirito e della Materia, fra Dio e la Sua creazione. Una creazione alla quale ogni istante Egli rinnova la vita.

Recitare il Pater Noster congiunge la terra al cielo: “…come in cielo così in terra“.

Ma quale terra e quale cielo?

Recitate la preghiera ed accorgetevi che i tre “Tuo” si collocano dopo un “nostro” e prima degli altri tre. Sono dunque in mezzo a loro.

Perché il cielo che cerchiamo è dentro la nostra terra e più precisamente nel profondo della nostra interiorità. Lì va cercato, lì dobbiamo scendere. Ecco perchè la mistica esoterica ebraica parla dei mistici come di coloro che “scendono verso il carro di Dio” e non che salgono verso di esso. Ecco perchè la nota massima alchemica recita “Visita interiora terrae. Rectificando invenies occultum lapidem”. Solo nel profondo della nostra terra interiore troveremo la Pietra nascosta, la perfetta Trinità di cui siamo immagine.

Quanta Sapienza in questa sacra preghiera!

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